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La Mappa della comunicazione commerciale, nasce dalla necessità non solo di semplificare e velocizzare il processo di definizione di una strategia di comunicazione aziendale, ma soprattutto dalla necessità che la strategia sia compresa e abbracciata da tutta l’azienda, ad iniziare dai decision makers che gestiscono il portafoglio.
Capita troppo spesso, infatti, che i dirigenti di aziende che sono ancora immature dal punto di vista comunicativo, ritengano che sia sufficiente affidare a qualcuno la gestione della comunicazione (senza magari avere le competenze per capire a chi si sta davvero affidando l’immagine dell’azienda), interni o esterni, professionisti o agenzie, e poi stare a vedere cosa succede.
In realtà, il lavoro di chi definisce e mette in pratica la comunicazione dell’azienda, non potrà mai essere veramente efficace nel plasmare in modo permanente l’identità aziendale e la sua posizione nel proprio mercato, senza che tutte le persone che vi lavorano, a qualsiasi livello, agiscano in modo coerente.
Le aziende infatti comunicano continuamente con clienti e potenziali clienti, a vari livelli, diretti ed indiretti, non solo con le campagne pubblicitarie, e questo non può essere lasciato al caso.
Non lo hanno lasciato al caso le aziende che nel tempo hanno saputo fare del loro nome un sinonimo di eccellenza. “Brand” non vuol dire essere conosciuti, vuol dire essere riconoscibili perché coerenti.
Per esperienza, diretta ed indiretta, solo quando i decision makers comprendono pienamente quello che viene proposto allocano le risorse sufficienti a fare bene quello che deve essere fatto.
Se non hanno una visione completa del campo da gioco non possono capire perché certe scelte che potrebbero sembrare controintuitive sono invece corrette e hanno difficoltà a contestualizzare le performance.
Considerando le attività di comunicazione come un costo anziché un investimento con un ritorno, autorizzano di conseguenza i budget in modo scorrelato dalla realtà, magari investendo troppo poco su un punto di contatto meno evidente e investendo troppo su un punto di contatto sopravvalutato, solo perché lo fanno tutti.
La Mappa della comunicazione non ha mai mancato di mostrarsi uno strumento fondamentale nel semplificare la progettazione della comunicazione e nel rendere la strategia comprensibile a tutte le figure coinvolte.
Remare tutti nella stessa direzione è essenziale.
Sull’autore
Mi chiamo Gabriele Rossi, mi occupo di web e marketing da oltre 10 anni, prima in agenzia, poi come consulente indipendente.
Questa mappa è nata dagli scarabocchi che ho fatto per anni lavorando con clienti di varie dimensioni, per aiutarmi a ragionare in modo affidabile e per essere compreso dai committenti.
Siccome ho la sensazione che noi marketers (non solo in Italia) diciamo tutti le stesse cose (anche perché se non lavori su un caso specifico puoi parlare solo di teorie generiche), ho pensato che rendere disponibile anche ad altri il mio schema, per chi deve definire una strategia di comunicazione, possa essere un contributo migliore e più pratico che scrivere un altro libro sul marketing.
Il mio sito è viarossi.it